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Buongiorno

30.03.2019 - Buongiorno Irpinia

Avellino ancora prigioniera del Signore di Nusco?

Ne ha dato notizia Vincenzo Di Vaio su Orticalab. A margine della seconda assemblea di Controvento, conclusasi, come prevedibile, con la certificazione di un fallimento senza rimedio, il segretario regionale del Pd, Leo Annunziata, s’è ritrovato a cena, accompagnato dal segretario provinciale Di Guglielmo, con Giuseppe De Mita, il coordinatore dei popolari De Giudice ed il Consigliere regionale Enzo Alaia. A quanto pare, a vestire i panni del cerimoniere è stato proprio il nipote preferito che, nella sostanza, ha posto ad Annunziata e Di Guglielmo il veto sulla candidatura a sindaco di Luca Cipriano, ha confessato la distanza incolmabile che lo separa da Maurizio Petracca, dunque ha confessato di non avere alcun peso elettorale, quindi ha indicato la via di un Centrosinistra rinnovato e unito attorno ad un terzo nome che, a quanto pare, dovrebbe essere quello di Francesco Todisco. Il quale, dall’alto della sua intelligenza, già aveva fatto sapere, a Nusco e a Poggiomarino (cittadina di cui Annunziata è sindaco) di non essere disposto a scendere in campo per la fascia tricolore se non al cospetto di un passo indietro di Luca Cipriano e, in subordine, dello stesso Festa. Il buon Annunziata, che sino a questo momento ha dimostrato di essere persona seria, affidabile e dotata di intelligenza politica, avrebbe sostanzialmente ascoltato, ribadendo la propria disponibilità a tener conto delle opinioni di tutti (cosa che aveva già detto proprio in assemblea) – ma sottraendosi a qualsiasi veto e rivendicando il diritto dovere del Pd di via Tagliamento di assumere l’iniziativa e di dettare la linea. Come a dire: il mio compito è sostanzialmente finito, ora tocca al Pd irpino decidere cosa fare e quale direzione percorrere, ovvero tocca al Presidente D’Amelio e all’ex Senatore De Luca, posto che de Caro e Festa già navigano da tempo in altri mari.

Nella giornata di lunedì, Annunziata sarà di nuovo ad Avellino per partecipare al vertice convocato da Di Guglielmo, al quale prenderanno certamente parte proprio D’Amelio e De Luca. Quella sarà la prova del nove, quello sarà il passaggio che ci dirà se, finalmente, questo Pd troverà la forza per liberarsi dal giogo del grande vecchio e, contestualmente, dal condizionamento dei trasformisti e dei signori delle tessere.