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Buongiorno

13.02.2019 - Buongiorno Irpinia

Don Salvatore, Don Vitaliano e... Mahmood: che canzone stonata!

E così anche la nostra Verde e Bella Irpinia ha avuto il suo momento di gloria nel dopo-Festival di Sanremo. Tutto merito del parroco di San Martino Valle Caudina, don Salvatore Picca, che dall’Australia – dove resterà fino al 10 marzo – non ha saputo resistere alla tentazione di dire la sua sulla vittoria di Mahmood con la canzone "Soldi". Una canzone che può piacere o non, de gustibus..., ma che in effetti non c’entra niente con l’anatema solennemente lanciato da don Salvatore "urbi et orbi". Ciò che non è sceso giù, al parroco "fedele" di Salvini, non è la canzone in sé, ma chi l’ha scritta e cantata. Ha un problema Mahmood: è di sangue italiano soltanto a metà. Don Salvatore, invece, è italiano tutto d’un pezzo. È una vongola "verace", direbbero a Napoli.

Irpinia protagonista del dopo-Festival anche grazie a un altro parroco: il simpaticissimo, e lo dico senza ironia, don Vitaliano Della Sala. Che politicamente si trova all’altro estremo rispetto a don Salvatore Picca. E che ha altrettanto solennemente promesso che prima della Messa, nella sua parrocchia, farà cantare la canzone di Mahmood.

Per carità: l’impegno dei cattolici in politica, preti compresi, va nella continuità dell’insegnamento di Sturzo. Epperò – caro don Salvatore e caro don Vitaliano – cercate di essere un po’ più originali: alle "canzonette" ci pensano già i politici di professione.