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Buongiorno

25.09.2019 - Buongiorno Irpinia

Il Biodigestore a Chianche e l’insostenibile insipienza dei sindaci irpini

Ho scritto ieri – ricorrendo evidentemente al paradosso – che ci vorrebbe un adolescente come Greta Thunberg in ogni paese irpino per proteggere l’ambiente provinciale dall’indifferenza dei d’ogni strato sociale e dall’insipienza di larga parte dei nostri amministratori.

Prendete il caso del biodigestore che il sindaco di Chianche caparbiamente vuole far sorgere nell’area del Greco di Tufo. Ecco: qui una Greta avrebbe saputo trovare le parole giuste, e dure, che noi altri adulti non abbiamo saputo, o voluto, pronunciare per costringere al peso della vergogna la classe dirigente politico-amministrativa d’Irpinia. Perché – diciamolo – nel processo all’insipienza dei nostri sindaci, sul banco degli imputati non dovrebbe finirci soltanto il primo cittadino di Chianche: sono altrettanto “colpevoli” tutti i suoi colleghi, che in quasi due anni non hanno avuto la capacità (o la volontà) di ricercare, concordare, decidere per un sito alternativo.

Ieri l’altro il deputato 5Stelle di Ariano, Generoso Maraia, ha partorito l’idea geniale: impiantiamo il biodigestore nell’area industriale di Nusco, badando a sottolineare che la sua non era una provocazione (evidentemente a De Mita, ma chissenefrega). Dall’Asi hanno immediatamente bocciato la proposta, chissà se per omaggio a De Mita (ma che c’entra?) oppure perché, come hanno sostenuto, effettivamente nelle aree industriali non ci sono suoli liberi (domanda non retorica: ma se tutte le aree sono sature, naturalmente perché occupate da industrie, come si spiega tanta disoccupazione e tanta emigrazione dalle nostre parti?).

Diamo per scontato che abbiano ragione sia Maraia che l’Asi. Una Greta Thunberg de noiantri avrebbe probabilmente posto un quesito del tipo: “Scusate tanto, Signore e Signori: ma di fronte ad un problema di questa portata, con la necessità che abbiamo di smaltire i nostri rifiuti senza sporcare l’immagine del Greco di Tufo, non sarebbe possibile espropriare d’urgenza per motivi di pubblica utilità una decina di migliaia di metri quadrati dei ben settecentomila che la Industria Italiana Autobus detiene “a gratis” e senza utilizzare nell’area di Valle Ufita?”.

Prego, presidente Sirignano; prego onorevole Maraia; prego signori sindaci irpini: fornite una risposta convincente, oppure state zitti per sempre e “biodigerite” voi i nostri rifiuti.