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Buongiorno

15.11.2018 - Buongiorno Irpinia

L’Autovelox, il Giudice di Pace e il Sindaco (cocciuto) di Atripalda

Niente da fare: il sindaco di Atripalda, Geppino Spagnuolo, non si rassegna. Ha deciso che deve far cassa con l’Autovelox sistemato sulla Variante 7 bis e non recede. Non gli fa cambiare idea nemmeno il fatto che il Giudice di Pace abbia accolto, fin qui, i ricorsi presentati dagli automobilisti multati – e che multe! – per non aver rispettato il limite di velocità lungo quel tratto di strada.

Non sono ancora note le motivazioni addotte dal Giudice di Pace. Il sindaco, dal canto suo, attraverso una dichiarazione resa al quotidiano “Il Mattino”, ha ribadito che l’Amministrazione comunale è convinta di stare dalla parte della ragione per aver seguito con correttezza l’intero iter previsto dalla legge per la installazione e il funzionamento dell’Autovelox.

Spagnuolo, replicando alle sacrosante proteste degli automobilisti, ha voluto anche sottolineare che l’apparecchio di controllo della velocità “sta lì per ragioni di sicurezza stradale, per il controllo della sicurezza veicolare e come deterrente di violazioni al codice della strada”.

L’unica cosa che il sindaco non spiega è come possa giustificarsi il limite di 70 Km orari lungo un tratto di strada classificata a scorrimento veloce a doppia corsia per ciascun senso di marcia, con tanto di guardrail di separazione, pendenza uguale a zero, rettilinea e con visibilità praticamente illimitata.

Una ragione della caparbietà del sindaco, invero, c’è. Ed è quella cui si accennava sopra: fare cassa, prelevare soldi dalle tasche dei cittadini per compensare il rosso in bilancio causato dalle inefficienze amministrative. Ma questa non è preoccupazione per la sicurezza stradale e bla-bla-bla.

Questa si chiama vessazione. E il sindaco ben lo sa.