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Buongiorno

21.09.2017 - Buongiorno Irpinia

L’auto usata del deputato Famiglietti

Buongiorno, Irpinia.
Una domanda ai dirigenti, militanti e simpatizzanti del Partito Democratico Irpino: in tutta sincerità, voi la comprereste un’auto usata dal deputato Luigi Famiglietti?
Io, che ho votato Pd e quasi certamente lo voterò ancora, non la comprerei. E vi spiego perché in poche righe.

Da un certo momento in poi della sua attività politica, il renziano della prima ora Famiglietti è sempre stato un fiero oppositore dell’Udc di De Mita. Quando altri dirigenti del suo partito, a turno, andavano a riverire Ciriaco a Nusco, egli se ne stava ben lontano. E spiegava la sua posizione critica non soltanto elencando i danni che il clientelismo demitiano aveva recato all’Irpinia, quant’anche sottolineando il cinico trasformismo che ha caratterizzato negli ultimi nove anni la politica dell’ex Presidente del Consiglio.

Lunedì scorso, intervenendo ad un convegno Pd ad Avellino, Famiglietti ha cambiato atteggiamento. Ha apprezzato "le attenzioni dei centristi verso il centrosinistra", segno che "finalmente hanno compreso l’innaturalità dell’accordo con Forza Italia", ed ha aggiunto che un dialogo con il partito di De Mita si può aprire, "ma a condizione che si smetta con le offese", perché "senza educazione è difficile discutere".

Ecco, non comprerei un’auto usata da Famiglietti, e in verità nemmeno una bici, perché il deputato renziano della prima ora riduce di fatto il dialogo-non dialogo con l’Udc ad un problema di "buona educazione", così dimostrando che capisce di politica esattamente quanto il sottoscritto sa di Fisica Nucleare.

Soltanto gli sprovveduti che s’inventano politici, infatti, non sanno che a Ciriaco De Mita due cose certamente non mancano: il cervello e la buona educazione. Le offese che egli rivolge agli avversari politici, e a quelli del Pd in modo particolare, non nascono dalla disattenzione verso il galateo. Sono provocazioni scientificamente pensate per ottenere la reazione degli avversari. Il gioco è stare nel gioco. Più grosse le spara verso il maggiore partito italiano tanto più spazio guadagna in tribuna.
Questo sul piano tattico. Su quello strategico, l’obiettivo di De Mita è un altro. Egli sa che in politica - come dicono a Mirabella - "chi allucca mangia" ("Chi alza la voce ottiene"). Lo ha sperimentato personalmente quando era il leader della Grande Dc: lui dava sempre qualcosa agli avversari interni (ed esterni) per neutralizzarli, conquistarli o semplicemente "comprometterli". Oggi soltanto dal Pd egli può ottenere qualcosa. E ciò spiega le sue sparate ad alzo zero. Il problema è che Matteo Renzi è un politico di razza, lo ha capito bene e, come si dice in francese, non lo caga affatto. Luigi Famiglietti è tutt’altra cosa di un aspirante leader e confonde l’auto usata, anzi ormai fuori uso di De Mita, con un’auto ancora nuova della quale "si può discutere a condizione che ci sia la buona educazione".

Bisognerebbe, infine, far notare al deputato Famiglietti che Ciriaco De Mita non ha affatto avuto attenzione verso il centrosinistra nella sua ultima cantata alla Festa dell’Udc ad Altavilla. Egli ha avuto parole di elogio per Angelino Alfano, che nel centrosinistra ci sta a giorni alterni, proprio come l’Udc, e soprattutto per Pisapia e il suo Campo Progressista, che è molto sinistra e quasi niente centro. E comunque ha saltato a piè pari il Pd, che per Ciriaco continua a "non esistere".
Altro che buona educazione e offese! De Mita gioca alla politica. E fino quando il Pd sarà rappresentato da chi pensa politico alla maniera di Famiglietti, De Mita la partita la vince per inconsistenza dell’avversario.
Niente da fare: non la compro un’auto usata dalle parti di Frigento.