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Buongiorno

19.01.2018 - Buongiorno Italia

La "porcata" di Gene Gnocchi su Claretta Petacci

Buongiorno, Italia.
Gene Gnocchi non si è affatto pentito dell’infelicissima e idiota battuta su Claretta Petacci cui s’è lasciato andare durante l’ultima puntata del "Di Martedì " di Giovanni Floris.
Invero avrebbe richiesto un miliardo di scuse, da parte del comico (ma fa davvero ridere?), l’aver avvicinato all’amante di Benito Mussolini l’immagine del maiale filmato nei giorni scorsi a Roma mentre se ne stava in giro nel quartiere della Romanina in cerca di cibo.

E invece, l’artista (ma è davvero un artista?) che ha sostituito Maurizio Crozza nella trasmissione di "La 7" ha concesso il bis durante l’intervista di Massimo Giannino su Radio Capital: "Rivendico - ha detto - il diritto di fare satira. Mi dispiace se qualcuno si è sentito toccato, però non mi sento in colpa". "La cosa - ha aggiunto - era talmente lieve, talmente minima ...".
Avete letto bene: per Gene Gnocchi dire che Claretta Petacci era un maiale è una cosa "talmente lieve, talmente minima...".

Ci sarebbe da chiedersi se questo signore, al quale oltre al buon senso certamente manca un minimo di cultura storica, ci è o ci fa. E sarebbe anche interessante chiedere - stavolta a lui direttamente - se ha la capacità di distinguere tra satira e gratuita volgarità.
Intanto mi chiedo: si può cadere così in basso nella cinica ricerca d’una battuta per strappare una risata? Possibile che si sia così a corto di argomenti da dover offendere persino la memoria dei defunti per attirare l’attenzione?
Giusto per stare in tema, la Sua, egregio Gnocchi, è stata un’autentica porcata.
E non sorprende, infine, che non si sia scusato. Sorprende che lo abbia fatto, per lui, Giovanni Floris.