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Buongiorno

29.11.2017 - Buongiorno Irpinia

La qualità della vita irpina? Da schifo. Lo dice “Il Sole 24 Ore”

Buongiorno, Irpinia.
La cosa che più sorprende è che ci sia ancora chi si sorprenda che la qualità della vita in Irpinia sia pressoché da schifo. Sicché dobbiamo attendere i dati analitici annuali (con relative classifiche) del “Sole 24 Ore” per riscoprirlo, borbottare per qualche giorno, quindi rimuovere in attesa del “Caro amico, ti scrivo” dell’anno successivo e avanti così da un decennio con questo stucchevole rituale.

Siamo messi male. Lo sa bene chi vive in questa provincia e non ha la possibilità di andarsene ogni week end altrove: per respirare aria (sociale) diversa, per rompere la monotonia del nulla nel tempo libero, per non assuefarsi all’irreversibile idea che fuori il mondo è identico a ciò che accade nel perimetro di questa sventurata provincia: dalla difficoltà di trovare un lavoro dignitoso alla conseguente possibilità di consumare il minimo dignitoso; dal pieno godimento del diritto ai servizi sociali essenziali ad un Pil, chiamiamolo così, minimo sindacale.

L’indagine del “Sole 24 Ore” ci ripropone la drammatica realtà di una provincia che continua a perdere colpi, checché ne dicano quelli della classe dirigente politica: non si capisce se per darsi e per darci una botta d’ottimismo oppure, più probabilmente, nemmeno s’accorgono di ciò che accade intorno, ermeticamente chiusi come sono nel loro mondo del nulla. E checché ne dicano anche quelli della classe dirigente imprenditoriale, che accusano la politica ma mai spiegano cosa essi facciano per dare una mano non soltanto ai propri egoismi.

Il capo della redazione irpina del quotidiano “Il Mattino”, Generoso Picone, che è un ottimo giornalista, a commento dei dati del “Sole”, sezione Cultura e Tempo Libero, ricomprendente anche l’offerta turistica, ha posto – tra l’altro – il seguente interrogativo, chiaramente retorico: “Quale sviluppo turistico può avere un territorio che è capace di attrarre un numero tanto esiguo di viaggiatori stranieri da venire relegato al posto numero 104 della graduatoria nazionale?”.

Appunto! Ma è una domanda che Picone dovrebbe rivolgere soprattutto, pretendendo una risposta. a chi in tre anni ha ottenuto dalla Regione Campania circa 500mila euro di contributi per fare turismo con “Irpinia Madre Contemporanea”.

In verità, la domanda più generale si dovrebbe girare anche all’attuale deputato Giuseppe De Mita, che per tre anni è stato vicepresidente della Giunta regionale di Caldoro proprio con delega al Turismo.
Ma statene certi: non ci saranno né domande mirate né risposte. Bla bla bla….