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Buongiorno

22.01.2018 - Buongiorno Italia

Ministri e sottosegretari candidati nei collegi ma con il paracadute. Una doppia “porcata”

Buongiorno, Italia.
L’ultima trovata politico-elettorale di Matteo Renzi è davvero superlativa. Ha fiutato, finalmente, aria cattivissima per il Pd ed ha tirato dal cilindro la soluzione magica che dovrebbe fargli guadagnare un po’ di voti.

È la seguente: gli uomini del governo devono donare sangue in questa campagna elettorale che si preannuncia al calor bianco. Come? Candidandosi nei collegi uninominali. È lì che la battaglia corpo a corpo può fare la differenza e portare voti utili ad un duplice obiettivo: far vincere il seggio nel collegio e contribuire ad alimentare il consenso nel proporzionale. Che, tradotto, significa guadagnare anche lì più seggi.

Il ragionamento di Renzi non fa una grinza. Sei ministro, viceministro o sottosegretario. Hai dunque gestito potere. Chi meglio di te può portare voti al partito? Sempreché, naturalmente, hai fatto bene il tuo mestiere.

Fila tutto. Tranne un dettaglio tutt’altro che marginale. Ed è una omissione scientificamente pensata. Matteo Renzi omette di aggiungere la frase ch’era lecito attendersi come naturale corollario del suo teorema elettorale: “Caro ministro, viceministro, sottosegretario: se non la spunti nel collegio che ti ho assegnato, chiaramente te ne vai a casa”.

E qui casca l’asino. Il leader Pd non ha pronunciato quelle paroline magiche per un eccesso – diciamo così – di cazzimma. Per far accettare a ministri, viceministri e sottosegretari di misurarsi nei collegi, infatti, egli ha dato loro anche il “paracadute” di un posto blindato nel proporzionale. Male che vada, insomma, il via libera per il Parlamento c’è comunque.

È però una furbata che non sfugge alla naturale severità del giudizio politico, con conseguente grave danno d’immagine per i soggetti interessati e soprattutto per il partito. Perché se accade, come non è affatto improbabile, che un ministro, viceministro o sottosegretario non vinca nel collegio, come si fa a spiegare che va comunque in Parlamento grazie al paracadute? La volontà del cittadino-elettore, in quel caso, varrebbe nulla. Sicché ci troveremmo di fronte ad una doppia porcata: quella della legge elettorale e l’altra, ahimè, ancora di Renzi.