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Buongiorno

31.08.2017 - Buongiorno Irpinia

Non distruggete il “Carro di Mirabella

Buongiorno, Irpinia.
Kim Jong-un dà sfogo alla sua follia mettendosi a “giocare” con i missili, obbliga l’Onu a riunire d’urgenza il Consiglio Generale, provoca uno scivolone delle Borse e tiene il mondo con il fiato sospeso.

Nel Texas Harvey fa danni inenarrabili, tanti da far dire a Trump che siamo di fronte ad un “disastro di proporzioni epiche”.

La fame uccide ogni giorno migliaia e migliaia di persone.
La Terra si riscalda sempre più e non sappiamo cosa ci riserva il futuro non più dei prossimi cent’anni ma di un decennio o giù di lì.

Accade tutto questo po’ po’ di tragedie e molto, moltissimo, infinitamente tanto altro ancora sul nostro sventurato globo, e a Mirabella Eclano che si fa? Roba da non crederci: si sta facendo in modo da distruggere una delle più interessanti tradizioni di fede e folclore vantate dall’Irpinia, “La grande Tirata del Carro”.

Per responsabilità di chi? Nessun dubbio: del Comune. Dell’Amministrazione comunale. Di quella attuale e di quelle che l’hanno preceduta. Perché è da anni che si discute della necessità di dare al “Carro” un profilo identitario certo. Che significa definire nei dettagli con quali e quante risorse se ne garantisce il periodico rifacimento artistico, chi e con quali mezzi sicuri ne gestisce la “vita”.

C’è un contratto, abbastanza vago, sottoscritto tra il Comune e la famiglia Faugno che storicamente realizza l’obelisco di paglia finemente lavorata a mano. Ma ogni anno, assieme alla tradizione, si rinnova il disimpegno di fatto dell’Amministrazione comunale. Ai Faugno si chiedono puntualmente sacrifici improponibili. Si gioca sul senso di responsabilità altrui. Sulla certezza che alla fine, comunque, la Grande Tirata si farà: perché Mirabella senza il Carro non è Mirabella.
Intanto, ci siamo. Settembre è arrivato. Sabato 16 è “il giorno”. Ma già una parte di tradizione è stata amputata. I lavori di montaggio dell’obelisco, che secondo la tradizione dovevano già essere iniziati, sono fermi al posizionamento del carrettone.

Giotto Faugno ha denunciato le inadempienze dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco ha fornito spiegazioni non proprio persuasive ma ha garantito che la Grande Tirata si farà (e ci mancherebbe!). Assisteremo di sicuro allo straordinario spettacolo popolare di sempre. Tuttavia, la domanda nasce spontanea: di questo passo, la tradizione secolare eclanese quanto tempo ancora durerà?