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Buongiorno

11.03.2017 - Buongiorno Campania

Se Dino Preziosi “guadagna più di Obama”, Roberta Santaniello fa concorrenza alla Merkel

Il direttore generale dell’Air-Autoservizi Irpini, Dino Preziosi, appena silurato dalla giunta regionale della Campania, è sufficientemente attrezzato per far valere le sue ragioni nelle sedi competenti, se avrà ragioni oggettive da far valere.
Tuttavia, il suo caso trascende la dimensione personale ed assume una valenza pubblica e politica. Non è un mistero, infatti, che l’avvocato Preziosi fosse da tempo nel mirino del Governatore De Luca, per motivazioni sicuramente legittime – dall’angolazione dell’unico azionista dell’Air – ma discutibili per la valenza “punitiva” della misura assunta nei confronti del manager.
Giusto per rinfrescarci la memoria. In due occasioni, tutt’e due in terra d’Irpinia, il Governatore aveva detto: 1) “Il direttore generale dell’Air guadagna più di Obama, una cosa scandalosa!”; 2) “Il direttore generale dell’Air deve decidersi: o fa politica (consigliere comunale di opposizione ad Avellino, ndr) oppure fa il manager pubblico!”. Per completezza, aggiungiamo che Preziosi, oltre a stare sulle scatole a De Luca, per ragioni – ripetiamo – legittime dal punto di vista del presidente della Regione, sta soprattutto sullo stomaco a Ciriaco De Mita, per motivi alti e nobili come e quanto tali possano essere i motivi delle relazioni politiche di De Mita con chicchessia, ivi compresi il Governatore della Campania attuale e il suo predecessore Caldoro.
Recuperata la memoria cronachistica dei fatti, veniamo al dunque.
Preziosi è stato eliminato con il più classico dei metodi in apparenza politicamente corretti, ovvero eliminando la carica di direttore generale dallo statuto della società. In verità, si è trattato di uno sforzo di fantasia che la giunta regionale poteva evitarsi, dal momento che la Regione ha anche deciso che l’Air non parteciperà, tra sei mesi secondo programma, alla gara europea per l’assegnazione delle tratte irpine del trasporto su gomma. L’azienda, infatti, sarà fusa o incorporata in una delle compartecipate al nastro del bando. Quale occasione migliore per silurare senza clamori Preziosi, che ha un contratto di natura privatistica con la Regione!
L’ex inquilino della Casa Bianca guadagnava 400mila dollari lordi l’anno, che convertiti fanno circa 366mila euro. Nel merito della questione, comunque, non si può certo dire che il Governatore abbia detto una cosa falsa affermando che il direttore generale dell’Air guadagna effettivamente troppo. Ma ci sono due “però”. Il primo è che il contratto gliel’ha fatto la Regione, certo quelli che c’erano prima finanche di Caldoro e di sicuro senza che Preziosi abbia puntato la pistola alla tempia di qualcuno. Il secondo però è che la giunta regionale avrebbe potuto rivedere lo statuto dell’Air abbassando opportunamente il tetto dei compensi alle figure apicali della società, a cominciare da quello del direttore generale.
Insomma, comunque si giri la pizza, salta agli occhi e al naso che in questa storia c’è parecchio di bruciato. A noi cittadini della Campania non può che far piacere che la giunta regionale tagli i compensi decisamente scandalosi di non pochi privilegiati, specie se si consideri – ad esempio – che abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile dieci punti sopra la media nazionale, oppure che lo stipendio di un professore o di un operaio non va, mediamente, oltre i 1.300 euro. Ma se fa scandalo a Palazzo Santa Lucia che un manager come Preziosi guadagni 240mila euro lordi l’anno, qualcuno dovrebbe spiegare se si possa restare indifferenti e silenti – ad esempio – di fronte al compenso di 120mila euro elargito all’ingegner Roberta Santaniello, che ha responsabilità 120mila volte inferiori a quelle di Preziosi e che, solo per caso, è anche presidente provinciale del Partito Democratico irpino.