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La Siringa

di Mila Martinetti

24.01.2022

Berlusconi e il suo sogno da bambino

Nel suo annuncio di ritiro dalla corsa per il Quirinale, la trovata più sorprendente di Silvio Berlusconi non è stata la motivazione (falsa) che ne ha dato, ossia “la scelta di porre l’interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale”: motivazione falsa dal momento che la verità è l’oggettiva mancanza di voti necessari. E non è stato nemmeno il veto sostanziale sul nome di Draghi al Colle (Si capisce: “Perché io No e lui Sì?”, deve aver pensato – gran bella faccia tosta – seppure senza dirlo!).
La trovata più sorprendente è stata che lui già da bambino sognava di diventare Presidente della Repubblica (colossale contraddizione: ha sempre affermato che sognava di fare il cantante o l’attore o l’imprenditore di successo, e in sostanza è riuscito benissimo – per i primi due si fa per dire – in tutt’e tre i campi!).
Tuttavia, Berlusconi può ritenersi davvero fortunato e felice. Perché, per le cose che dice e pensa, in realtà egli dice e pensa proprio come un bambino. Sicché può continuare a sognare che da grande farà il Presidente della Repubblica: prima o poi crescerà.