26.06.2022
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento ci saranno al massimo nel maggio 2023, mancano 11 mesi, che non sono pochi, ma nemmeno tanti: l’orologio della politica ha altri ritmi, le ore sono secondi, è già campagna elettorale.
Una maggiore accelerazione è stata impressa, stavolta, dalle vicende dei 5Stelle, che stanno in qualche misura risvegliando antichi entusiasmi – ma anche facili velleitarismi – nell’area di centro. Un esempio per tutti: il dinamismo di Clemente Mastella, che recentemente ha presentato a Roma il suo nuovo partito “Noi di Centro”, e che due mesi più tardi, il 4 giugno, ha potuto sperimentare “l’effetto che fa” con la convention di Napoli. Un effetto, bisogna riconoscerlo, molto positivo: tantissima gente, molto entusiasmo.
Figurarsi, allora, se “Clemente” si lasciava sfuggire l’occasione Di Maio per cominciare a mettere le mani avanti. “Io so maneggiare le scissioni: insieme a Luigi varremmo almeno un 5 per cento”, ha detto. Per aggiungere subito: “Ci sono due opzioni possibili. O si creano le condizioni per allearci con Letta oppure, operazione rischiosa ma anche coraggiosa, Noi del centro andiamo da soli”.
Tradotto dal politichese, per chi conosce il linguaggio di Mastella, e la sottoscritta – Vostra Mila Martinetti – lo conosce benissimo, significa letteralmente questo: “Enrico, per allearci, quante posizioni sicure in lista ci dai?”.
Tutto qui. Non c’è altro. Statene certi.