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Persone

30.03.2022

Domenico Cipriano, il poeta che racconta l’anima dei luoghi d’Irpinia

Il profilo del poeta Domenico Cipriano

Nasce nel 1970 a Guardia Lombardi (AV), attualmente vive a Monteforte Irpino.

Figlio di commercianti, proprietari di un negozio di mobili, elettrodomestici e articoli da regalo a Guardia Lombardi, il padre Aldo (di Guardia) e la madre Maria Teresa Montano (di Lioni) si sono sempre dedicati alla famiglia e al lavoro, ora sono in pensione e continuano a vivere a Guardia Lombardi.

Ha un fratello maggiore di nome Luigi, appassionato di fotografia e autore di alcuni volumi fotografici.

Frequenta la Facoltà di Economia e Commercio all’Università Federico II di Napoli, dove si laurea con una tesi in Marketing bancario.

Sposato con Maria Carmela da 16 anni, originaria di Montefusco, conosciuta, anche grazie alla poesia, nel giorno del compleanno di Maria Carmela. Hanno una figlia di nome Sofia.

Inizia a scrivere poesie dalla prima adolescenza, come esigenza di esprimersi artisticamente. Viene sostenuto a proseguire nella scrittura da Aurelio Popoli, maestro elementare, poeta e studioso della storia di Guardia Lombardi e, successivamente, da Salvatore Boniello, anche lui maestro elementare e studioso di storia locale.

Appassionato di musica rock, intorno ai 18 anni inizia ad ascoltare la musica jazz. Negli stessi anni inizia ad interessarsi più concretamente di poesia e ad approfondirla.

Dopo l’esperienza di un viaggio con amici all’Umbria Jazz di Perugia, ad inizio degli anni ’90, propone una rassegna di jazz a Guardia Lombardi (che durerà 10 anni) e, coinvolgendo appassionati di comuni limitrofi, per alcuni anni diventa il festival Jazz dell’Alta Irpinia (The Sound of Jazz in AltaIrpinia) grazie alla sinergia tra gli organizzatori dei comuni coinvolti e anche all’incontro con Pasquale Innarella.

Intanto, inizia a proporre le sue poesie in vari contesti e nel 1997 organizza il primo incontro tra i tanti poeti della provincia, sempre a Guardia Lombardi, spinto anche dall’amico Vincenzo D’Alessio, poeta e promotore culturale a Montoro e Solofra.

Sempre nel 1997 è uno dei vincitori del premio Ossi di Seppia ad Arma di Taggia, dove incontra Plinio Perilli, giurato al premio che, qualche anno più tardi, lo accoglie nella sua collana di poesia per la pubblicazione del primo libro.

Nel 1999 vince il Premio Lerici-Pea per l’inedito, dove si ritrova alla presenza di pilastri della cultura italiana, come il critico Enzo Siciliano, il regista Giuseppe Bertolucci e alcuni noti poeti e critici italiani. Lo stesso anno è finalista al premio Città di Penne, sempre per l’inedito, dove viene ospitato per più giorni, avendo l’occasione di parlare con scrittori e poeti incontrati, finora, solo attraverso la lettura dei loro versi, tra cui Walter Mauro e Mario Luzi.

L’anno successivo pubblica la prima raccolta di poesie Il continente perso, con la prefazione di Plinio Perilli e una nota a margine del musicista jazz Paolo Fresu, scritta per una sezione di poesie sul jazz che chiudono la raccolta. Al libro viene assegnato il Premio Camaiore opera prima nel 2000, occasione per ritrovarsi al fianco della poetessa Alda Merini e del poeta ebreo Nathan Zach. Quest’ultimo gli dona, con dedica, il libro utilizzato per la lettura durante la serata di premiazione. Il continente perso ottiene altri riconoscimenti, tra cui la segnalazione al Premio Montale nello steso anno.

Dopo varie pubblicazioni di inediti su riviste e antologie, inizia la collaborazione con vari artisti, realizzando alcuni libriccini da collezione, ma è l’amore per il jazz che gli pone l’esigenza di mettere insieme le due arti: musica e poesia. Così inizia collaborazioni con vari musicisti per progetti performativi, partendo dalle sue poesie.

Agli inizi del 2000, in particolare, la frequentazione con il pianista Enzo Orefice e con l’attore Enzo Marangelo, fa nascere un progetto con esibizioni apprezzate per contenuto e originalità. Da queste serate nasce l’idea di pubblicare un vero e proprio CD. Al fianco dell’attore Enzo Marangelo e del pianista Enzo Orefice, ci sono il contrabbassista Piero Leveratto e il batterista Ettore Fioravanti. Il progetto si chiama JPband: Le note richiamano versi (pubblicato dall’etichetta jazz Abeatrecords).

Dal 2010, guida una formazione di jazz-poetry che oggi si chiama E.VERSI jazz-poetry dove è sia l’autore dei testi sia il lettore, affiancato dai musicisti Carmine Cataldo alla tromba e Fabio Lauria al piano e all’elettronica. Negli anni precedenti, quanto era presente anche il bassista Paolo Godas e con il nome di Elettropercutromba, la formazione partecipa ad alcuni dei più importanti festival di arti performative come “Notturni Di-Versi” a Portogruaro e “Parole Spalancate”, nella edizione di Cagliari.

Torna alla pubblicazione nel 2010 quando esce il poemetto sul sisma del 1980, dal titolo Novembre (edito da Transeuropa), con la prefazione del prof. Antonio La Penna. Il libro viene incluso nella rosa finalista del premio Viareggio-Répaci 2011, oltre a trovare consensi in vari contesti critici.

Nel giugno 2014 viene pubblicata la raccolta Il centro del mondo (ancora per l’editore Transeuropa), con la postfazione di Maurizio Cucchi. Il libro ottiene, tra l’altro, l’attenzione dei premi Pascoli, Frascati e Camaiore. Gli viene assegnato, inoltre, il premio Giuseppe Pisano, per la sezione poesia.

L’anno successivo, il 2015, la raccolta Novembre viene riedita in edizione bilingue, con il titolo di November, a cura di Barbara Carle, presso l’editore Gradiva Publications di New York. La raccolta viene presentata, tra l’altro, alla Biblioteca Nazionale di Roma e al Center of Italian Study presso la New York University in Stony Brook nel 2017.

A fine 2017 viene pubblicata la raccolta L’Origine che inaugura la “Collana ɸ” presso L’Arcolaio di Forlì, a cura di Gianluca D’Andrea e Diego Conticello, che ottiene lusinghieri commenti dalla critica.

Nel 2020, a venti anni dal primo libro, viene pubblicata l’antologia La grazia dei frammenti (poesie scelte 2000-2020) (Giuliano Ladolfi editore) e a dicembre dello stesso anno, Plinio Perilli pubblica il saggio monografico “La distanza dalle cose. La poesia di Domenico Cipriano” (Macabor editore).

Durante il lockdown, per tutto il 2020, continua a realizzare la produzione con la formazione E-VERSI, con cui realizza dei brani a distanza. Inoltre, inizia la collaborazione con il chitarrista Alessandro Cataldo che fa nascere un nuovo progetto multimediale, con un canale Youtube per video, poesia e musica, dal titolo emblematico Parole Necessarie.

A dicembre 2021 si concretizza un progetto nato anni prima, partendo dal dialetto irpino, ed esce il CD di musica e poesia Ramificazioni, poesie e voce di Domenico Cipriano, musiche di Carmine Ioanna, con la partecipazione di Paolo Fresu. (Abeat records).

Le Strade della Poesia – Festival a Guardia Lombardi dal 2004 Al 2014

Anche se con alcune pause, il piccolo Festival di Poesia di Guardia Lombardi (Le Strade della Poesia) prosegue, trovando l’aiuto dell’amministrazione e, in particolare, del compianto Giandonato Giordano, o di artisti irpini, come la scrittrice Emanuela Sica, i poeti Raffaele Barbieri e Cosimo Caputo, l’editore Silvio Sallicando, ma soprattutto il sostegno di Gerardo Bianco. La manifestazione, successivamente, si trasforma, cercando un contatto tra arte e scienza, con una settimana intera dedicata alla cultura dal titolo: “Le strade della Cultura”, che si concludeva con una due giorni dedicati alla poesia, per riprendere la formula originaria.

Rassegne e Premi organizzati ad Avellino e provincia

Dal 2005 in poi, trasferito a Monteforte da qualche anno, inizia a proporre incontri di poesia nei locali di Avellino e Solofra, trovando la collaborazione di Enzo Marangelo, Raffele Barbieri e Cosimo Caputo. “Voci e poesia”, “Quotidianamente”, “Metafore”, questi i nomi di alcune delle rassegne che vedono la presenza dei più noti poeti campani, mentre in estate propone, nell’ambito de “La Bella Estate”, negli anni in cui si realizza la manifestazione, la stessa formula della lettura di poesie in pubblico per una piccola rassegna dal nome “l’Angolo del Poeta”.
L’incontro con gli amici dell’Associazione Spazio Incontro di Summonte, fa nascere nel 2011 il premio Civetta di Minerva (dedicato al prof. Antonio Guerriero), a Starze di Summonte. Il premio, di cui è presidente, vedrà la presenza e la premiazione di alcuni dei più importanti poeti italiani e si svolge per 4 edizioni biennali, fino al 2018.

ALTRE NOTIZIE, CURATELE, CURIOSITÀ

Suoi interventi, poesie e recensioni sono presenti in riviste ed antologie. Tra le riviste si ricordano: «Gradiva», «Italian Poetry Review», «Il Verri», «Poesia», «La Mosca di Milano», «Capoverso», «Punto», «Semicerchio», «L’Immaginazione», e diversi blog. Sue poesie sono tradotte in varie lingue (inglese, spagnolo, francese, greco) e accolte su riviste straniere.

Agli inizi degli anni 2000 collabora per un anno con il quotidiano La Gazzetta di Avellino.

Negli anni ha partecipato a vari festival e letture, si ricordano, tra l’altro Pordenonelegge a Pordenone, Ritratti di Poesia a Roma, Un tè con la poesia a Bologna, Poesia in Azione a Le Giubbe Rosse di Firenze, ParcoPoesia a Riccione, ecc.

È stato chiamato, negli anni, a far parte di varie giurie di premi italiani di poesia.

È stato co-curatore dell’antologia “La giovane poesia irpina nella società liquida” nel 2014 e ha realizzato prefazioni o postfazioni di varie raccolte di poesia, si ricordano, in particolare, il volume postumo di Domenico Carrara “Nel ripetersi delle cose” e la recente raccolta di Felice Casucci “Sinestesie”.

È co-curatore (con Francesco Di Sibio ed altri) delle collane di foto e poesia: Pietre Vive e Tra terra e cielo (Delta 3 edizioni), dedicate ai luoghi e ai riti della cultura irpina, dal 2011 in poi.

È redattore della rivista di studi internazionali Sinestesie, fondata da Carlo Santoli, per la quale cui ha curato la sezione poesia per diversi anni. Collabora a riviste di settore con recensioni e testi creativi.

Alcune curiosità: sue poesie sono state utilizzate nel video #Hirpiniafelix “Pecore, zappa, scalpello e computer” a cura del collettivo Flussi, presentato a EXPO 2015 per rappresentare l’Irpinia.
Suoi versi tratti da Novembre aprono la mostra permanente sul sisma del 1980 nella Cripta della cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi (dal 23 novembre 2019).
Un suo ritratto fa parte della mostra PoetAstri dell’artista Serena Maffia.
Suoi versi sono stampati su una cartolina con l’annullo filatelico per la manifestazione Notte d’Arte a Napoli del 2019, dedicata all’accoglienza.
È stato ritratto da alcuni dei più noti fotografi italiani di poeti e scrittori, tra cui: Dino Ignani, Enzo Eric Toccaceli, Rino Bianchi.

Sito web: www.domenicocipriano.it