menu

Buongiorno

30.01.2018 - Buongiorno Campania

Dopo figli e nipoti, vanno di moda le mogli in Parlamento

Buongiorno, Campania.
Politica e Famiglia: è il momento delle mogli. Non che sia nuovo il fenomeno delle consorti dei politici candidate al Parlamento. Ma in questa tornata elettorale sembra andare di moda.
Non sorprende la candidatura al Senato, in quota centrodestra nel proporzionale Senato, di Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, ex pupillo di Ciriaco De Mita ai tempi della Dc ed ex ministro della Giustizia nel Governo Prodi. Ella non è nuova in politica. È stata, come si ricorderà, presidente del Consiglio regionale della Campania.

E nemmeno una novità – nello schieramento di centrodestra – può dirsi la discesa in campo di un’altra ex consigliera regionale, ossia Annalisa Vessella, moglie del politico Michele Pisacane, in corsa (lei) nel collegio uninominale Camera di Castellammare di Stabia. Ancora in uno dei collegi Camera della provincia di Napoli, inoltre, salvo ulteriori modifiche dell’ultim’ora, dovrebbe correre Ira Fele, consorte del consigliere regionale Michele Schiano di Visconti (Scelta Civica).

Ciò che accomuna le due signore testé citate – e questa è una novità – è che le loro candidature sono sostitutive dei rispettivi mariti: nel caso della Vessella, per adempiere all’obbligo delle quote rosa imposto dalla legge elettorale; nel caso della Fele, per il veto posto sul nome del consorte Schiano di Visconti in quanto consigliere regionale fino a ieri nella maggioranza di centrosinistra che sostiene il Governatore De Luca.

Insomma, tra nomi eccellenti che sostengono la corsa verso il Parlamento di figli e nipoti – è il caso di De Luca e De Mita - e mariti più o meno famosi che per un motivo o per l’altro fanno altrettanto ad appannaggio delle proprie mogli, sembra si vada affermando sempre più il concetto della rappresentanza istituzionale come “eredità familiare”, anche grazie a certe porcate di leggi elettorali che favoriscono il fenomeno. Se sia una cosa buona oppure no, lo lasciamo dire ai lettori e soprattutto agli elettori.