25.01.2022
Mauro Calise – lo ricordo a me stesso – è uno dei più prestigiosi analisti politici italiani. Sulla vicenda Quirinale – uno spettacolo molto più indegno di quello che avevamo immaginato – ha scritto ieri per Il Mattino un editoriale, a mio avviso di rara lucidità e saggezza, la cui essenza è riassunta nel passaggio seguente e chiaramente riferita al centrodestra e al centrisinistra: “Due coalizioni che fanno fatica a delineare i propri confini, per non parlare delle presunte leadership. Incapaci di prendere il bandolo di una crisi che non sanno affrontare, continuano a ripetere il mantra di un candidato di altissimo profilo. Sapendo che il loro unico interesse è di tenere fuori dal Colle colui che ne avrebbe i requisiti, ben visibile di fronte a loro, e a tutti i cittadini”.
Mi permetto solo di aggiungere che è questa volontaria miopia dei presunti leader dei partiti politici italiani che fanno di Draghi un gigante ancora più gigante di quanto sia, e di loro – i presunti leader – dei nani ancora più nani di quanto effettivamente siano.