21.12.2022
Mentre la Schlein da una parte e Cuperlo dall’altra, con la loro competizione a chi sposta di più il partito a sinistra, sembrano inconsapevoli prefiche al capezzale d’un Pd già virtualmente morto, ci pensa l’ineffabile Enrico Letta ad accelerarne la reale agonia. Ieri, in preda all’ennesimo attacco di vittimismo, ha detto: “C’è un attacco al Pd da parte delle altre opposizioni, che, dopo aver fatto di tutto per farci perdere le elezioni, adesso fanno di tutto per sostituirci come opposizione”.
Ora, a prescindere dalla verità pura e (per lui) dura, e cioè che a fare di tutto per perdere le elezioni è stato proprio Letta, con la sua ultima sortita, una chiarissima dichiarazione d’impotenza, egli non fa altro che continuare, inesorabile, ad alimentare il processo di autodistruzione del Pd. Possibile che una persona intellettualmente così fine non se ne renda conto? Forse una spiegazione c’è, ed è tutta contenuta nel più celebre degli aforismi di Andreotti: “Il potere logora chi non ce l’ha!”.