19.07.2021
Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Statuto del M5S. Tanto per cominciare, lui che è diventato Capo senza che fino ad ora (Viva la Democrazia) sia mai stato votato da chicchessia, per sua autodeterminazione durerà in carica ben otto anni: quasi la metà del Ventennio della Buonanima di Benito (giusto per restare in... Democrazia). L’ex Premier (per grazia ricevuta) ha annunciato lo Statuto con un post nel quale, tra l’altro, (quasi poeticamente) si legge: “Sono stati mesi difficili, ma abbiamo saputo superarli lasciandoceli alle spalle. Ora possiamo ripartire, spinti dal vento delle battaglie che verranno, che spazza via nubi e incomprensioni”.
Il vento. Un consiglio a Conte: sia più prudente nel fare la pipì controvento, come spesso e volentieri sta facendo da quando ha perso la poltrona di Palazzo Chigi. Sia molto prudente, perché - come dicevano gli antichi romani - naturalmente in Latino: “Homo sapiens non urinat in ventum”.
(In napoletano “moderno”, la traduzione pratica sarebbe: “Scemo: si pisc’ nfaccia ‘o vient’, nfaccia te vene”).