21.10.2022
Si continua a sostenere – anche da parte di firme eccellenti del giornalismo italiano – che Berlusconi ha detto le cose assurde che abbiamo ascoltato dall’audio-scoop di LaPresse perché lui ama fare tutto ciò che la sua fantasia è in grado di partorire, perfino l’inverosimile, per stare sempre e comunque al centro della scena.
La Vostra Mila Martinetti, umilmente, si consente di dissociarsi da questa spiegazione. È vero che Silvio ce l’ha nel Dna il vizietto di “rubare” il centro dell’attenzione collettiva, cosa che peraltro gli riesce benissimo dal momento che è un ottimo comunicatore. Non bisogna però dimenticare che egli è anche dotato di intelligenza e furbizia un bel po’ al di sopra della media. Sicché riesce difficile credere che trovi utile primeggiare in una scena che può recargli danni, non solo d’immagine.
L’opinione della Vostra Mila Martinetti, molto più modestamente, è che il capo di Forza Italia, un po’ per l’età e un po’ per stress, non riesce più a fornire il meglio di sé: sarebbe bastato osservarne la deambulazione incerta vicino al catafalco nell’aula di Palazzo Madama, durante le votazioni per la presidenza del Senato, per rendersi conto che il tempo è galantuomo, seppure un tantino cinico, anche quando ci consegna il conto degli acciacchi naturali connessi alla nostra età.
Si può spiegare solo così la dissociazione dalla realtà che Berlusconi ci ha fatto percepire quando ha parlato delle “20 bottiglie di Vodka e della lettera dolcissima” che avrebbe ricevuto dall’amico Putin per il suo compleanno, e delle “altrettante bottiglie di Lambrusco e della lettera parimenti dolce” ch’egli avrebbe inviato al criminale di guerra russo.
Dissociazione dalla realtà perché, mentre Berlusconi diceva quelle cose, il suo amico criminale di guerra continuava a bombardare l’Ucraina, ad uccidere senza pietà i civili, a fare strage di bambini, anziani e donne. Se non si è dissociati dalla realtà, qualcuno può dire come sia possibile “brindare”, anche soltanto metaforicamente, con Vodka e Lambrusco mentre la scena – quella vera e tragica – ci restituisce le atrocità ordinate da Putin?