menu

La Siringa

di Mila Martinetti

09.05.2022

Il gigante Draghi e i nanetti politici di casa nostra

Mentre Beppe Grillo e Giuseppe Conte piazzano mine in Parlamento e nel Paese avendo in mente il tentativo di far saltare all’aria il governo, e mentre in perfetta sintonia con questa coppia niente affatto strana, ma piuttosto scontata e banale, l’onnisciente Alessandro Di Battista si autonomina Presidente Plenipotenziario del Tribunale del Popolo e si arroga il diritto di processare e giudicare Mario Draghi, non avendo né i titoli professionali e culturali né la statura morale adeguati di fronte ad una personalità riconosciuta come “Eccellenza” in Italia, in Europa e nel Mondo, l’attuale Presidente del Consiglio – cioè proprio Draghi – è impegnato dall’inizio del suo incarico, ininterrottamente e con infinito spirito di servizio, a trovare soluzioni – grazie alla competenza e al prestigio di cui gode negli ambienti che contano – ai drammatici problemi economici, sociali e politici indotti dalla pandemia prima e dalla bestiale, folle guerra scatenata in Ucraina dall’aggressore, invasore, dittatore Putin (checché ne dicano i nostalgici Santoro e compagni di ieri e di oggi, ovvero quelli che cantano “Bella Ciao” soltanto come e quando conviene a loro!).
Tradotto in termini pratici, il quadro appena rappresentato racconta in rapida sintesi la palpabile differenza che passa tra presuntuosi, arroganti e spocchiosi nanetti politici perditempo e uno Statista Gigante degno di questo nome e perciò stesso meritevole, oggi e sempre, della gratitudine degli italiani seri, attenti, responsabili e coscienziosi.
È tempo di gridarlo, cazzo!