14.02.2022
Intervista del Corriere Della Sera (ieri) al ministro Pd del Lavoro, Andrea Orlando. Si parla – tra l’altro – delle fibrillazioni nella maggioranza di governo, delle divisioni all’interno del M5S, delle insofferenze della Lega, insomma di tutto quanto è cominciato con la vicenda Quirinale e la forzata rielezione del Presidente Mattarella.
Una delle domande al riguardo: “Il Partito Democratico si è diviso, non tutti hanno lavorato perché Draghi fosse eletto al Quirinale. Cosa dice?”.
La risposta: “Il Pd ha dato dimostrazione che, alla preoccupazione manifestata, corrisponde anche un impegno a proseguire l’esperienza di governo”.
Ora, si può anche capire l’imbarazzo di Orlando, costretto com’è ad arrampicarsi sugli specchi, essendo stato tra quelli che non hanno voluto il Premier al Quirinale e chissà perché. Epperò vuoi vedere – leggendo e rileggendo la sua vaga risposta – che è stato il Pd a fare un favore a Draghi, con il richiamato “impegno a proseguire l’esperienza di governo”, e non viceversa?
Ma ci faccia il piacere, Signor Ministro!