22.01.2023
Lo sapevate che a fine legislatura ogni parlamentare percepisce 45 mila euro – diciamo così – di buonuscita? Un calcolo approssimativo di raffronto. Con gli stipendi attuali, a un professore con 40 anni servizio spetta una buonuscita di circa 50 mila euro. A un deputato o senatore con 5 anni di legislatura toccano, appunto, 45 mila euro. Fate un po’ di conti e si capisce di quali benefici aggiuntivi godano i nostri Onorevoli rappresentanti in Parlamento.
Il regolamento del M5S prevede che i parlamentari che non siano più iscritti al Movimento debbano restituire ben 30 mila di quei 45 mila euro. Lo ricordano le lettere che il tesoriere dei grillini, Claudio Cominardi, sta inviando a deputati e senatori che hanno lasciato il Movimento. Per stare all’attualità, se ne contano 61 soltanto nella schiera che seguì Luigi Di Maio con la scissione. Ma poiché non sarebbe giusto riservare trattamenti da figli e figliastri, il tesoriere sta intimando il medesimo esborso anche ai parlamentari o ex tali che avevano abbandonato il Movimento precedentemente.
Senza entrare nel merito delle cose interne dei 5 Stelle, ne tengano conto “quelli” e “quelle” del Pd – tipo Schlein – che sognano e stanno già lavorando per la fusione con il Movimento di Giuseppe Conte: lì, o ti leghi a vita mani e piedi con il nuovo partito comunque si chiami, oppure devi mettere nel conto che la “buonuscita” non sarà più una lauta “entrata”.