menu

Buongiorno

24.05.2017 - Buongiorno Irpinia

Luigi Moio: l’Irpinia può puntare sull’Enoturismo

Buongiorno, Irpinia. Come annunciato, ieri sera il Consiglio comunale di Mirabella Eclano ha conferito la cittadinanza onoraria al professor Luigi Moio, enologo di prestigio internazionale.
Domani sera, alle 22.30, Irpinia Tv trasmetterà una mia lunga intervista al professore-ricercatore (e al sindaco di Mirabella) del cui contenuto anticipo soltanto uno dei diversi argomenti trattati e che gira intorno alla seguente domanda: l’Irpinia ha davvero una grande potenzialità naturale per candidarsi a territorio di enoturismo?
La risposta di Moio è “sì”. Ed è una risposta ampiamente motivata. In rapida sintesi: la provincia irpina ha una particolare predisposizione naturale al vitigno, e quindi al vino, di ottima qualità. Niente da invidiare ai siti più rinomati del Paese. La differenza è che in Toscana, in Veneto, in Piemonte, c’è una consolidata tradizione della vitivinicoltura. In più, da quelle parti c’è la “cultura” dell’enoturismo. A noi – parafrasando un vecchio adagio contadino – Nostro Signore ha mandato il “pane” ma non sappiamo usare i denti.
Il messaggio tra le righe di Luigi Moio è che sono maturi i tempi perché l’Irpinia prenda coscienza del dono naturale di cui dispone e lo metta a frutto. Chi deve interessarsene? Innanzitutto l’imprenditoria di settore, assistita e coordinata dalle associazioni di categoria e dalla Camera di Commercio, e le istituzioni locali. Serve un notevole sforzo comune. E serve un progetto finalmente operativo: se ne parla da troppo tempo, ma le chiacchiere sono rimaste a zero.
Oltre tutto c’è alla porte una congiuntura (di settore) decisamente favorevole. Proprio oggi la Regione Campania presenterà i nuovi bandi del Programma di Sviluppo Rurale per un importo di un miliardo e 800milioni di euro: un fiume di danaro per l’agricoltura che “inonderà” anche il comparto vitivinicolo e le attività in qualche modo connesse al turismo enogastronomico.
In singolare coincidenza, e proprio grazie all’impegno istituzionale del professor Moio presso la Federico II, oltre che dell’Amministrazione provinciale di Avellino, si va concretizzando il progetto del Polo universitario di Scienze Enologiche nel capoluogo irpino: una grande opportunità per la formazione superiore dei nostri giovani ed una attrattiva di valenza nazionale nel campo della Ricerca enologica.
Ancora qui, parafrasando un messaggio di Moio ai giovani interessati alle Scienze Enologiche, l’Irpinia deve riappropriarsi della voglia di sognare. Ce n’è “materiale”. E ce n’è necessità. Tantissima.