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La Siringa

di Mila Martinetti

28.01.2022

Quel sindaco presunto stalker

Chiaravalle, in provincia di Ancona. Dopo un anno definito “d’inferno”, una funzionaria comunale si decide a denunciare per stalking il suo ex, che per caso è anche il sindaco di quel paese. All’avvocato racconta tutto: episodi, circostanze, umori. Quanto basta perché il Pm chieda e il Gip disponga che il sindaco deve stare distante almeno cento metri dalla donna. Di più. Nel provvedimento c’è anche scritto che il presunto stalker “non può fissarla, né guardarla, non può rivolgerle in alcun modo la parola e nemmeno gesticolare verso di lei”.
La difesa del primo cittadino, che è anche avvocato, è lapidaria: “Solo falsità su di me, sono basito”. La giustizia farà luce. Intanto, i rappresentanti dei partiti politici presenti a Chiaravalle – dal Pd a Italia viva a Fratelli d’Italia – hanno chiesto le dimissioni del presunto stalker “per una questione di dignità”. Ma lui ha già fatto sapere che non ci pensa nemmeno.
Certo, da sindaco può anche non dimettersi. Epperò, se sarà provata la sua colpevolezza, quale che sia la sua volontà, da “uomo” sarà naturalmente “dimissionato” e tanto più.