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La Siringa

di Mila Martinetti

30.10.2021

Se i soliti noti sgambettano Draghi

Consiglierei a tutti di leggere e incorniciare l’intervista superlativa, raccolta da Daniele Manca per il Corriere Della Sera, al ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao. È una “Treccani” in pillole, chiara e semplice, per far capire agli italiani come si può modernizzare il Paese proiettandolo tra quelli tecnologicamente più avanzati in Europa.
Una domanda per tutte. Il cronista chiede: “Sa, gli italiani si convincono facilmente. Basta che vedano fatti concreti”.
La risposta: “Uno lo vedranno in questi giorni, e lo vedranno in tutta Italia. Dal 15 novembre per avere un certificato anagrafico non servirà più andare allo sportello: basterà sedersi al computer e scaricarlo. Senza nemmeno pagare il bollo, che in qualche caso arriva fino a 16 euro”.
Un piccolo esempio, certo. Ma assieme a tante altre grandi cose. Secondo esempio? A gennaio partono le gare della fibra ottica per complessivi 4 miliardi di euro: in tempi “europei” saranno collegate 6,2 milioni di case. Ancora qui, in tutta Italia.
Ecco. Questa roba, che è soltanto una piccola parte del complesso di cose in itinere, è stata programmata e va in cantiere dopo appena otto mesi di Mario Draghi al governo.
È chiaro, adesso, quanto rischiamo se i soliti Signori del partitismo scellerato – da sinistra a destra passando per il centro e tra le 5 stelle ormai cadenti – cominciano a fare gli sgambetti all’inquilino di Palazzo Chigi?