31.10.2022 - Buongiorno Italia
- di Carmine Cioppa -
Meraviglia che il primo provvedimento annunciato dal nuovo governo sia l’innalzamento a 10 mila euro del tetto per l’uso del contante, poi “mediato” a 5mila euro.
Prima di qualsiasi giudizio, occorrerà saperne di più.
Intanto, ripassiamoci la normativa attuale per capire quale è lo scopo effettivo della limitazione.
In base alle norme in vigore, è vietato il trasferimento di contante e titoli similari, da duemila euro in su; da gennaio del 2023 il limite si dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) ridurre a mille euro.
Entro tale limite è possibile effettuare anche più transazioni, ognuna per uno specifico scopo. Sono, invece, sanzionati i frazionamenti fittizi di un’unica operazione.
Lo scopo principale della limitazione è modernizzare il sistema dei pagamenti incentivando i pagamenti elettronici, che, tra l’altro sono tracciabili perché indicano ordinante, beneficiario e causale.
È solo secondario l’obiettivo di lotta all’evasione che va fatta con mezzi diversi.
Cosa ben diversa è il versamento o il prelievo di contanti dal proprio conto, per i quali non esiste alcun limite, se non quello della somma di cui si dispone.
I movimenti del conto sono però oggetto di controllo per evidenziare operazioni anomale per quantità o qualità.
E questo nell’interesse della collettività, perché, per fare un esempio, il versamento ed il prelevamento ripetuto di somme ingenti da parte di un soggetto titolare di un reddito minimo può nascondere un reato di riciclaggio o ancora più grave, come l’usura o il finanziamento della mafia, del terrorismo o del traffico d’armi.
Scatta, in tal caso, l’obbligo di segnalazione per via telematica all’ufficio UIF della Banca d’Italia, che, garantendo l’anonimato del segnalante, valuta se ci siano gli estremi per inoltrare il tutto all’ Autorità Giudiziaria competente.
In conclusione, crea solo una grande confusione invocare, da un lato, principi di “libertà”, come in altri Paesi Europei con normative e controlli diversi dai nostri, o, dall’altro, focalizzarsi sull’incentivo all’evasione, un vero cancro per la nostra economia, che qualsiasi Governo avrebbe potuto e potrebbe debellare in base ai dati di cui il fisco dispone.
Sapere, invece, che l’innalzamento del tetto può favorire riciclaggio, usura o finanziamento ad organizzazioni mafiose e criminali aiuta a capirne di più.