03.01.2023
Ognuno percorre quella via, con la stessa speranza, animata da un miraggio, quello della Felicità; e neppure sa che cosa essa davvero sia.
Forse si illude, ma tuttavia persevera nel suo cammino.
Occorrerebbe qualcuno, un saggio che almeno possa aiutarlo a trovarla.
Un compagno viandante, un vecchio, gliene parla, ma non può evitargli una delusione.
Così immaginai, già tanti anni addietro (2° ottobre 1956), in versi dalla discreta metrica e modesto contenuto :
“ Dimmi, se sai, ti prego, o viandante,
quant’è lontana la Felicità?
Vorrei che ormai non fosse sì distante,
poiché la cerco da tant’anni già.
Sono vent’anni che cammino invano
e spero e attendo e non mi fermo mai.
Son giunto, o sono ancora assai lontano?
Tu che sei vecchio, è certo che lo sai”.
Sorrise l’altro, poi disse pensoso:
“Accompagnati a me; tu speri ancora.
Un tempo anch’io n’andavo tanto ansioso;
oggi non spero, ma cammino ancora.
Accompagnati a me finché potrai;
certo ti lascerò lungo il cammino.
Ma tu non ti fermare. Obbedirai
da solo, o insieme agli altri, al tuo destino.
Ormai son vecchio, ma che posso dirti
della Felicità da te sì ambìta?
Vent’anni sono pochi, ecco che dirti;
forse non basterà tutta la vita”.